Altro fiocco tricolore in casa 707 Team Minini. È il secondo titolo italiano dell’anno e il protagonista, ancora una volta, è Gregory Barnaby. Il 30enne veronese, dopo il trono nazionale di Duathlon Sprint conquistato in primavera, si impossessa anche dello scettro sulla distanza del Triathlon Medio. È stata la gara di Lovere (Bergamo) a incoronare l’atleta del club nero-verde, mentre la compagna di squadra Giorgia Priarone indossa la medaglia di bronzo.
Barnaby si è collocato in prima posizione dopo la frazione di nuoto (1,9 km), ma è stato superato da Mattia Ceccarelli nei 90 km di ciclismo. I 21 km di corsa dell’ultimo segmento hanno però nuovamente invertito le gerarchie e consentito al portacolori del 707 Team Minini di salire sul gradino più alto del podio. 3h41’21” il tempo conclusivo di Barnaby, che si è così preso la rivincita sulla sfortunata edizione 2020 dell’Italiano di triathlon Medio, cui non poté partecipare per un infortunio subìto alla vigilia della gara.
“Lo scorso anno ho preso la decisione di dedicarmi alle lunghe distanze, perciò sono contentissimo di questo titolo italiano al quinto mezzo ironman cui partecipo – gioisce l’atleta del club bresciano -. Ho fatto una gara regolare, cercando di non rifare gli errori che avevo commesso nelle altre gare. Stavolta invece è andato tutto perfettamente, ho controllato la gara come volevo. Sono veramente soddisfatto e ringrazio tutta la mia società, dal presidente a tutti quelli che mi supportano”.
In archivio con il sorriso anche la prova della Priarone, capace di rimontare dalla settima posizione dopo il nuoto al bronzo finale. “Venivo da giorni un po’ difficili, ma ho dato veramente tutto ciò che avevo, quindi nel complesso sono contenta di come ho condotto la gara – si compiace la 29enne piemontese -. Ho fatto un buon nuoto e un ottima corsa, purtroppo nel risultato finale ho pagato una frazione in bici sotto le aspettative”.
Mentre Gianluca Pozzatti prepara il debutto olimpico, i prossimi appuntamenti porteranno il tandem Barnaby-Priarone a Rapperswil-Jona e poi a Samorin. Prima gara l’8 agosto nell’Ironman 70.3 svizzero alla ricerca di una slot per qualificarsi al relativo Campionato mondiale 2022 (in Nuova Zelanda). Il 29 agosto a Samorin, invece, il duo del 707 Team Minini disputerà la competizione iridata di media distanza del circuito Challenge.
Un’estate davvero rovente per la squadra nero-verde e per il presidente Germano Raddi. “Puntiamo molto su questi due mezzi ironman, il primo per qualificarsi e il secondo per fare del nostro meglio al Mondiale Challenge – fissa l’obiettivo Raddi -. Intanto sono soddisfatto per i risultati di Lovere: Gregory era il più forte e l’ha dimostrato, mentre Giorgia è consapevole di aver margini di miglioramento per ottenere ciò che la sua tenacia merita davvero”.
Luca Regonaschi