La stagione inizia con il botto grazie alla vittoria di Gregory Barnaby all’Aronamen. In gara anche Marcello Ugazio e Domenico Passuello che terminano rispettivamente quarto e quinto. Allo sprint di Farra d’Alpago quarto posto di Lilli Gelmini.
Dopo parecchi mesi di incertezza, causa COVID-19, la stagione 2020 è iniziata domenica 26 luglio 2020. I colori del 707 sono tornati a sventolare sul gradino più alto del podio grazie a un’eccellente prestazione di Gregory Barnaby. Un esordio sulla distanza del mezzo ironman di altissimo livello dopo una battaglia fino all’ultimo metro con l’esperto lunghista Giulio Molinari. Barnaby costruisce la sua vittoria nella mezza maratona finale in cui piano piano mangia secondi preziosi a Molinari che sui pedali aveva scavato un vantaggio superiore ai 3’. Solo 9’’ dividono i due atleti che mettono alle strette anche lo svizzero Ruedi Wild che si deve accontentare del terzo posto. Ai piedi del podio Marcello Ugazio seguito a da Domenico Passuello.
Il Presidente Germano Raddi, presente sul campo gara, racconta così la giornata passata in quel di Arona: “Conoscevo i valori sul campo ma anche quello dei miei “figli”. Senza presunzione sapevo che avremmo potuto vincere, e non sono io a dirlo, ma il cronometro che indosso quando passo del tempo con loro. Come di consueto la sera della vigilia prima di coricarci abbiamo tenuto il nostro breafing, imponendo al Team l’obiettivo da centrare in questa prima prova post-covid che per ovvie ragioni aveva migliaia di riflettori puntati. L’obiettivo era sicuramente la Maglia, il nostro Team non poteva mancare ad onorare questo significativo evento che avrebbe segnato la ripartenza del triathlon in Italia. Dovevamo solo esserci, possibilmente da protagonisti come chiedo sempre io, dovevamo ripartire da qui, per noi, per i nostri Sponsors che non ci hanno mai lasciati soli e per il Triathlon in generale. Venendo alla gara non posso che essere soddisfatto: ho visto un Passuello solido (5° posto) e sono molto felice per Ugazio che dopo l’operazione che lo ha tenuto praticamente lontano dalle gare per oltre un anno è riuscito a chiuderla con un eccellente 4° posto e, la cosa più importante è che lo ha fatto senza accusare dolori alla caviglia. Possiamo ben sperare per il futuro di questo ragazzo. Poi c’è lui, il vero protagonista di giornata: Gregory Barnaby. Mi ha fatto un grande regalo, lo so, ma che sofferenza! Ho perso la voce a forza di incitarlo, avevo con me il cronometro ed ero consapevole che con Molinari se la stesse giocando sui secondi. Barnaby è una forza della natura, del resto arriva dalla scuola ITU/WTS e lì non ci entri per caso. In particolare ieri ha dimostrato di essere superiore nella prove di nuoto e corsa e lo ha fatto in una gara dove i big si sono superati abbattendo di oltre 10 minuti il record del percorso rispetto agli anni passati, mentre nella frazione bici sapevamo della sua attuale situazione di poca forma ma non mi aspettavo accusasse un gap così importante su Molinari allo scollinamento (oltre i 2 minuti e mezzo), ma è stato bravo poi a crederci fino alla fine sferrando una zampata sulla mezza maratona che pochi si aspettavano, tranne me, perché lo conosco meglio di tutti.
Peccato invece per Giorgia Priarone che come sappiamo non è potuta partire a causa di una brutta caduta in bici due settimane prima, sarebbe davvero stato interessante vederla a confronto con la svizzera Emma Bilham la vincitrice di questa edizione; sono sicuro che ci saremmo divertiti tanto. Peccato anche per la cerimonia delle premiazioni che l’organizzazione non ha voluto eseguire per ragioni di sicurezza, evitando così possibili assembramenti, ma quel quadretto con BARNABY , GIULIO MOLINARI e REUDI WILD mancherà molto nel mio personale repertorio fotografico, ma poco importa, il ricordo rimarrà indelebile”.
Barnaby commenta così la sua impresa: “Sono contentissimo di come sia andata la competizione. A nuoto mi sentivo particolarmente bene, infatti ho recuperato un minuto sul trio Molinari, Degasperi e Ugazio. Nella prima parte della bici le sensazioni erano molto buone ma sulla prima salita le “brutte sensazioni” degli allenamenti dell’ultimo periodo si sono fatte sentire. Nella frazione finale ho creduto nell’impresa e km dopo km stavo sempre meglio. Un ringraziamento ai miei compagni si squadra e soprattutto al Presidente Raddi che sul percorso mi hanno supportato metro dopo metro verso la conquista della vittoria”.
Completano il week end il quarto posto di Lilli Gelmini nel Triathlon Sprint di Alpago al debutto con i colori del 707 Team. Sempre ad Alpago prima gara di stagione per Veronica Yoko Plebani che vince la sua categoria nel Triathlon Sprint, mentre allo sprint Barbarossa di Lodi da segnalare un eccellente 4° posto per l’U23 Matteo Bonalumi.
Classifica 70.3 Arona
Classifica Triathlon Sprint di Alpago
Classifica Paratriathlon Triathlon Sprint di Alpago
Classifica Triathlon Sprint di Lodi