Rimane un po’ strozzata in gola la gioia di tutto il 707 Team Minini per un weekend che avrebbe potuto essere perfetto. Invece una squalifica quantomeno tardiva priva Gregory Barnaby del suo secondo posto all’Ironman 70.3 di Zell Am See e della conseguente qualificazione per la Gran Final dei Campionati Mondiali. L’atleta in maglia rosso-nera avrebbe, secondo la giuria, superato la linea di mezzeria durante la frazione bike, ma la comunicazione della squalifica è giunta a Barnaby a gara ormai terminata, quando era già stato incoronato vice-campione della gara austriaca.
Per questo il 707 Team Minini, anche attraverso la Federazione italiana triathlon, si è subito mosso per presentare un ricorso amichevole agli organizzatori dell’Ironman di Zell Am See. L’obiettivo è doppio: tutelare Barnaby, che ha completato una grande prova completamente ignaro, e invitare la giuria a rivedere la decisione, anche in considerazione della tempistica totalmente senza senso.
Il 31enne veronese, quarto la settimana scorsa ai Mondiali Long Distance, era stato protagonista di una gara perfetta, condotta nelle prime posizioni sin dal nuoto. Sotto una pioggia battente, Gregory è uscito dall’acqua con i primi e lì è rimasto anche nella seconda frazione. Il grande segmento podistico ha poi portato l’alfiere del 707 Team Minini a soli 44” dal primo posto.
Da manuale anche la prestazione di Giorgia Priarone, pure lei sul podio. La 30enne piemontese si è ben difesa in acqua, poi ha mostrato tutti i suoi miglioramenti in bici piazzando una frazione bike pazzesca che l’ha portata a ridosso della top-five.
Priarone ha infine completato la sua rimonta nella mezza maratona conclusiva (corsa in 1h22’03”), tagliando il traguardo in una incredibile terza posizione.
Anche dalla Norvegia sono giunte notizie positive per il club bresciano: a Bergen si è infatti disputata la prova di Coppa del mondo su distanza sprint e i portacolori del 707 Team Minini hanno brillato. In particolare Gianluca Pozzatti, di nuovo ai vertici dopo un periodo di appannamento. Ma il settimo posto scaccia via tutti i dubbi; l’olimpionico di Tokyo 2021 è tornato sui suoi livelli con una prestazione maiuscola, sempre nel gruppetto di testa. Esperienza positiva in azzurro anche per Luisa Iogna-Prat, 18esima e migliore delle italiane: per lei una performance solida che aggiunge un altro tassello verso ulteriori miglioramenti.
A due facce il commento del presidente Germano Raddi. “Da un lato c’è la soddisfazione per le 4 ottime prove, dall’altro l’amarezza per una squalifica ingiustificabile. Per questo sono felice a metà, anche se la squadra si è dimostrata competitiva a livello internazionale. Greg è ormai tra gli atleti d’elite, mentre Giorgia ha sfoderato una gara perfetta e si è meritata il terzo posto. Sono molto contento poi di rivedere ai vertici Gianluca e che Luisa stia facendo passi avanti”.
Luca Regonaschi